Sergi Lopez: "Venticinque anni dopo, la gente mi parla ancora di 'Harry, un amico dalle buone intenzioni'"

Intervista Da trent'anni, porta la sua bonaria rotondità e il suo accento catalano ai quattro venti del cinema. Nell'allucinante viaggio on the road "Sirāt", un'allegoria del nostro mondo sull'orlo del caos, l'attore è profondamente toccante nei panni di un padre perduto nel deserto dell'Atlante. Ripercorre i suoi ruoli memorabili.
Intervista di Nicolas Schaller
Sergi Lopez a Cannes, 16 maggio 2025. FANNY DE GOUVILLE/MODDS
• “Western”, di Manuel Poirier (1997): il film grazie al quale professionisti, stampa e pubblico (1,1 milioni di biglietti venduti) scoprirono l’attore nei panni di un affascinante catalano che percorreva le strade della Bretagna in compagnia di un piccolo ladro russo (Sacha Bourdo).
“Vivo a Parigi, appena arrivato dalla Catalogna, e mi iscrivo alla Scuola Internazionale di Teatro Jacques Lecoq. Un giorno, viene pubblicato un piccolo annuncio: " Cerchiamo un attore con accento spagnolo per un primo lungometraggio". Non sono mai stato a un casting, ci vado per curiosità. Il regista M…

Articolo riservato agli abbonati.
LoginOfferta estiva: 1€/mese per 6 mesi
Le Nouvel Observateur